Non so dire cosa mi affascina nel vedere questi fogli strappati dai colori vivaci ma anche smunti, queste forme non forme, so solo che mi piacciono e mi sento particolarmente attirata da questa espressione artistica.
Mi soffermo e il mio pensiero elabora in un viaggio astratto gli eventi e le storie di tempi passati, l’evoluzione del tempo. Denuncia, protesta, pubblicità, momenti di evasione che lasciano con tenacia, tra gli strati dei muri della città, la testimonianza di un’era sociale, di un tempo, di una moda, ormai passati.
La trasformazione, la scomposizione e lo stratificarsi di materia, colori, forme che rinvigoriscono e lasciano trasparire il trascorrere del tempo, ma che sono nuovamente pronti ad accogliere nuovi scenari attirati dal mio occhio fotografico, la riproposizione personale espressa nei miei scatti.
Elvira Pavesi
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