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Ritratti, street e non street – Luca Barovier

Anni or sono, tramite un gruppo fotografico on line, riuscii a sottoporre alcune mie immagini ad un autorevole personalità della scena fotografica internazionale; quello che presentai non era un vero portfolio, più che altro era una raccolta di immagini dei generi più disparati. Mi venne consigliato di concentrarmi sulla figura umana, ispirandomi ad autori come Avedon e Irving Penn, quindi al ritratto. Allora mi occupavo più che altro di street e naturalistica, lo so, non c’entrano nulla una con l’altra, è il mio grande pregio o difetto, non l’ho ancora capito; la mia serie di foto venne giustamente definita “una poliedrica attività fotografica“. Cominciai quindi a dedicarmi in prima battuta ai ritratti di strada, successivamente trovai una modella con cui ho lavorato per qualche anno, ma che, per mia sfortuna, si è trasferita a Londra; non sono più riuscito a sostituirla, ero particolarmente contento del rapporto che avevamo instaurato, basato sulla fiducia e il rispetto reciproco, inoltre aveva la particolarità di sapersi adattare alle situazioni più svariate, alla fine della serie street portrait troverete qualcuno dei suoi ritratti. A parte due casi, tutte le persone ritratte sono state informate, prima o dopo lo scatto, non ho di tutte la liberatoria, nel caso a qualcuno non faccia piacere comparire in questa galleria, me lo comunichi, la sua foto verrà rimossa al più presto.
Dal vizio di saltare da un genere all’altro non sono guarito, mi piace pensare che la fotografia non abbia confini, ma sia un mare infinito da esplorare, i generi servono per l’archiviazione e ognuno è libero di definirli come meglio crede.

Luca Barovier

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