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Giovanna Paolillo, Profughi a Spazio Tadini


L’UOMO CAMMINAVA, IL VENTO ADDOSSO…
Giovanna Paolillo

…la strada ancora lunga davanti a sé, misteriosa, un peso sulle spalle ma la testa alta, lo sguardo deciso, affascinato e proteso verso il futuro. – 2017 Siamo tutti profughi. Tutti possiamo essere profughi in fondo al nostro animo, tormentati dalle tempeste che agitano la vita di ogni giorno.Partendo dal concetto di profugo proposto da Emilio Tadini, dall’idea quindi di una condizione esistenziale in cui chiunque può trovarsi in un momento della propria vita, il ragionamento mi ha portata naturalmente a pensare alla solitudine.Trovarsi di fronte a cambiamenti, svolte, scelte drastiche, dover elaborare e superare traumi,sono tutte situazioni che, per quanto condivise o sostenute da altri, anche se la compagnia di un’altra persona ne alleggerisce il peso, risultano sempre essere dinamiche profondamente intime e personali. Alla fine uno è portato a fare i conti con se stesso ed il modo in cui si affronta la vita.

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