fotografia

Alberto Scibona. Mostra fotografica

Fotografia di strada e ironia nella Mostra fotografica personale di Alberto Scibona.

La mostra, a cura di Francesco Tadini e Melina Scalise, inaugura venerdì 24 gennaio 2020 alle ore 18:30 a Spazio Tadini Casa Museo, sede di PhotoMilano

Le fotografie saranno esposte fino al 23 febbraio 2020

L’umanità è un soggetto umoristico – Testo di Melina Scalise

Nessuna parola, né narrazione o commedia avrebbe espresso così bene le numerose occasioni umoristiche del caso e del caos metropolitano come le fotografie di Alberto Scibona.

Puoi camminare da solo per strada, entrare da solo in una chiesa, visitare da solo un museo e, nonostante questo, scoprire che la città ti sorride sempre e ti parla. Puoi non sentirti mai solo, basta saperla guardare. Là dove l’umanità si concentra, lavora, corre e ti ignora succedono strane convergenze della casualità. Le persone, i loro oggetti, le loro espressioni, il loro vissuto e le loro costruzioni aprono un dialogo sorprendente tra loro.

Alberto Scibona, Una vita per i bicipiti

Queste connessioni generano sinapsi interpretative di scene di città che per il fotografo Alberto Scibona sono rapide quanto un click. Le situazioni davanti al suo obiettivo assumono il senso della contraddizione, dell’assurdo e del riso fino a quell’humor che esprime il bisogno comune di saper sorridere del nulla apparente che si genera dal caos.

Nelle sue fotografie trovi una scarpa che ti guarda con il volto di chi vuole mostrarti come ci si sente nel “Svegliarsi col piede sbagliato”, trovi il palo a cui vorresti abbracciarti come una bicicletta in cerca di sicurezza, impari che non tutte le strade portano a Roma, scopri che la stampa non rispecchia più le tue alte ideologie, ti sorprendi che il non “desiderare la donna d’altri” può portarti a desiderare la donna di nessuno,  incontri cani che come umani fanno i bulli del quartiere, che le Chiese svelano conversazioni “dell’altro mondo” e che è più facile essere riconosciuti per un nome scritto su uno zaino piuttosto che su un documento d’identità.

Dante Alighieri scrisse la Divina commedia per raccontare con parole nuove il caos del suo tempo. Quella commedia in versi oggi la possiamo raccontare con un altro segno e disegno e figura: la fotografia. Un’immagine, senza parole, in silenzio e attraverso un solo sguardo arriva al mondo intero e lo descrive, lo critica e lo trasforma.

Le fotografie affollano i social, il web, i giornali, le televisioni e si moltiplicano esponenzialmente, ma a differenza di chi scatta per affermare il proprio essere e vivere il mondo, un fotografo deve porsi il problema di scegliere in che lingua parlare. L’immagine scelta, postata o stampata deve essere una cifra linguistica, una decisione narrativa. 

Alberto Scibona, attrazione fatale

Alberto Scibona ha scelto di raccontare la commedia umana, soprattutto quella della metropoli, dove l’umanità ha scelto di concentrarsi, di costruire, di lavorare, di progettare, di gestire di più e ancora di più. Milano è certamente l’emblema italiano di questo più, del fare di più.

Così le sue fotografie hanno conquistato anche il cuore di uno dei gruppi fotografici social tra i più attivi del capoluogo PhotoMilano, e migliaia di persone apprezzano, tutti i giorni, la sua commedia metropolitana raccontata per immagini. I suoi scatti viaggiano insieme ai suoi titoli esilaranti e scopri che ti appartengono, che lui ha colto il fotogramma del film in cui anche tu sei protagonista, ma distratto sei passato oltre senza accorgerti.

Alberto Scibona, svegliarsi col piede sbagliato

“Umorismo – dice la definizione – è sostantivo maschile, è la capacità di rilevare e rappresentare il ridicolo delle cose, non implica una posizione ostile o puramente divertita, ma l’intervento di un’intelligenza arguta e pensosa e di una profonda e spesso indulgente simpatia umana”.

Ebbene quell’”intelligenza arguta” e “indulgente simpatia umana” appartengono pienamente ad Alberto Scibona fotografo. Dunque cittadini milanesi – e non solo – per ogni caso del caos … “Comunque, buon anno”.

L’umanità è un soggetto umoristico

Mostra fotografica personale di Alberto Scibona

A Cura di Francesco Tadini e Melina Scalise

dal 24 gennaio al 23 febbraio 2020

GIORNI E ORARI APERTURA MOSTRA:

DAL MERCOLEDì AL SABATO DALLE 15:30 ALLE 19:30 – DOMENICA SOLO SU APPUNTAMENTO – LUNEDì E MARTEDì CHIUSO

Nelle altre sale della Casa Museo Spazio Tadini vi sono le mostre di Stefano Barattini – Geometrie Rurali, La distanza della bellezza – e di Riccardo Bononi – Nonostante tutto.

PhotoMilano club fotografico milanese

Francesco Tadini ha costituito – vedi la sua pagina su questo sito all’indirizzo https://photomilano.org/francesco-tadini/ – nel giugno 2017, il gruppo Facebook Photo Milano, passione (e non solo) per la fotografia che raggiunge e unisce, attualmente, l’attività di più di 3400 iscritti. Il club fotografico ha sede presso un’altro progetto di Francesco Tadini: la Casa Museo Spazio Tadini in via Niccolò Jommelli 24 a Milano che – insieme all’altra fondatrice della casa museo, Melina Scalise e alla curatrice e agente fotografica (oltre che coreografa di fama) Federicapaola Capecchi – supporta l’attività del club con l’organizzazione di mostre fotografiche, workshop e serate di presentazione.  Alle esposizioni collettive e personali  – da giugno 2017 a oggi – hanno partecipato centinaia di fotografi milanesi e non. Il progetto di PhotoMilano è nato con l’intento di unire e rafforzare le relazioni tra fotografi professionisti – di vari settori – e le migliaia di appassionati che nella fotografia trovano non solo uno svago, ma un’occasione vitale di crescita.

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