Vengono spesi molti soldi pubblici per iniziative che servono a dare lustro al centro di Milano, sono anni però che i quartieri della periferia vengono, in gran parte, abbandonati a se stessi. Questo reportage mostra solo alcuni angoli della zona dove sono cresciuto, che conosco da più di 50 anni, e che da sempre è stata dimenticata. Fin da quando ero ragazzo è sempre stato un quartiere ricco di contrasti, da un lato strade come Via Abbiati, con la nomea di via pericolosa dovuta alla concentrazione di criminalità, dall’altra strade come via Don Gnocchi abitate da ricche famiglie borghesi. Oggi quegli anni ’70 sembrano lontani, ma quello che non è cambiato è che, adesso come allora, gli edifici popolari continuano a non essere considerati; nessuna manutenzione, la poca esistente è opera, spesso e volentieri, degli stessi inquilini. Sempre più frequentemente sono i murales dei giovani a fare da pezza a muri fatiscenti con l’intonaco che si sfoglia. Per rendere questi palazzi e abitazioni un po’ più decorosi basterebbe poco, solo la volontà di farlo, ma evidentemente non c’è nulla da guadagnare. È triste vedere come, ancora una volta, Milano, che si fregia di essere una città europea, si riduca a pochi chilometri di centro.
Da non molto il comune ha destinato dei soldi per le periferie; resto alla finestra a guardare, speriamo che, prima o poi, si veda la luce.
Luca Barovier
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