Sono tanti quelli che si sono cimentati con i muri ,un certo Brassaï, uno dei grandi poeti-fotografi che hanno interpretato Parigi .
Nino Migliori che dice “Facevo i muri perché mi interessava l’uomo…L’uomo davanti ai muri si disinibisce, sia che adoperi una moneta, una chiave per graffiare o un pezzo di gesso o una bomboletta spray, libera il suo inconscio, la sua gestualità ed è se stesso…soprattutto i muri dove vi sono interventi successivi di decine di persone hanno un fascino particolare perché hanno documentato il passaggio del mondo.”
Ecco perché la ricerca sul muro, la macchia ,l’informe, le muffe, l’umidità, le tracce dell’ uomo .
Io ho sempre amato questi muri dove l’uomo e il tempo inconsapevoli producono opere geniali e creative, uno interagisce con l’altro dando vita a momenti di arte emozionante !
Spero Vi piacciano !
Giovanni Paolini
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