Naviglio della MartesanaMilano

Naviglio della Martesana, Milano – di Corrado Formenti

Corrado Formenti – club fotografico milanese – Il Naviglio della Martesana – che è chiamato anche Naviglio piccolo, per distinguerlo dal Naviglio Grandecollega Milano con il Fiume Adda. Attraverso poi i collegamenti della cerchia di Milano, si riesce a collegare L’Adda con il Ticino. Esso misura, dal Tumbun de San Marc (Via S. Marco) a Trezzo d’Adda 38 Km. I lavori cominciarono nel 1460 e terminarono, fino al Seveso – Cascina De’ Pomm – nel 1471.

Principalmente era un canale di trasporto, a Milano giungevano derrate alimentari fresche, materiali da costruzioni, piccoli oggetti d’arredamento. Da Milano partivano verso est filati, stoffe e manufatti di ogni genere creati nelle botteghe di artigiani milanesi.

Il trasporto da Milano avveniva – controcorrente – per mezzo di cavalli, mentre al ritorno la discesa avveniva di norma in favore di corrente, anche se spesso si usavano sempre i cavalli per velocizzare il percorso.

Nel 1958 la Martesana fu declassata a canale irriguo e fu abbandonata a sé stessa per lunghi anni.

Riqualificazione del Naviglio della Martesana

Solo dagli anni 80 fino ad oggi si è cominciato a salvaguardare e rivalutare questo bene comune, con la ripulitura del Naviglio, il rifacimento delle sponde e soprattutto con la creazione di una pista Ciclabile e di un percorso protetto che da Milano arriva fino a Groppello e da qui, attraverso il collegamento di Paderno D’Adda, fino a Trezzo D’Adda. Per un totale di circa 35 Km di pista.

Lungo le sue sponde, si è quindi creata anche una Flora ed una fauna, che un po’ rappresentano le caratteristiche dei territori che li attraversa, ed un po’ sono “importate” – basti pensare alle Tartarughe che spesso si trovano nel bacino.

Prima che la Grande Milano inglobasse nel 1923 tutti i piccoli comuni che risiedevano fuori dalle Mura – oltre i cosidetti “Corpi Santi” (pensiamo a Turro, Gorla, Crescenzago, per esempio) – erano sorte, sin dal 1600, numerose Ville della Nobiltà Milanese, che erano considerate delle vere e proprie “Case Vacanza”, tanto che la zona di Crescenzago era nota come la “Riviera di Milano”.

Ancora adesso è possibile trovare queste ville e numerosi luoghi ameni lungo le sponde della Martesana. Questo, ed il clima di silenzio e di tranquillità che circondano la navigazione della Martesana, fa assaporare un atmosfera di pace e serenità all’interno della città, che sembra contrastare con il movimento ed il chiasso della Milano da Bere che Lavora e che “mai sta coi man in man”.

Corrado Formenti

 

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