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Mohamed Karimi, Profughi a Spazio Tadini

IL SEGRETO DEL MIO SGUARDO   

Autore Mohammad Karimi

Tutta la storia dell’umanità è stata caratterizzata dall’esigenza dei popoli di migrare, di lasciare il proprio paese d’origine per cercare una vita migliore o semplicemente per mettersi in salvo.

Ma essere straniero in uno Stato non è mai facile, sia per il carico emotivo che il migrante porta con sé sia per l’ambiente nuovo e sconosciuto in cui si ritrova a dover ricominciare. 

Una terra straniera nella quale proietta il proprio futuro, ma che mostra tutta la sua debolezza a dare risposte concrete. La speranza iniziale di ricominciare e finalmente riscattare la propria identità, lascia via via spazio alla solitudine e alla rassegnazione. Lo sguardo, sempre rivolto a ciò che si è lasciato alle proprie spalle e a ciò verso cui si vorrebbe andare. La propria identità fatica a trovare riconoscimento in una società così diversa dalla propria, e per questo considerata più promettente, ma che presto si rivela in tutta la sua complessità e chiusura.  La sensazione di essere costantemente in bilico tra una terra nella quale non è possibile far ritorno, e una terra nella quale si resta “ospiti” e chiede il conto di quello che concede.

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