fotografia

Federico Ferrari, Profughi a Spazio Tadini


Il Viaggio e Hope
Federico Ferrari

“Vedi questo pezzo di plexiglass bagnato? Parla di noi. Rappresenta il viaggio in mare che compiono i nostri africani per poter arrivare in Europa… Uomini, donne, fratelli, sorelle, madri, padri, figli e figlie, mariti e mogli lasciano tutto ciò che hanno e si avventurano verso terre sconosciute attraverso il Mediterraneo che per molti ormai è una tomba. Solo Dio sa cosa affrontano, l’angoscia, la paura ed il tormento che provano… Noi possiamo solo immaginarlo. Il Mare non fa distinzioni quando può ti prende e ti porta via e non c’è scampo.” Corpi trasparenti, bagnati e asciutti, chiari e scuri in viaggio attraverso terre e desertiad affrontare: caldo, sete, fame, vessazioni e torture. E poi c’è il mare, una meta di speranza o di morte. O la va o la spacca. Le linee geometriche del plexiglass spaccano la fotografia allo stesso modo in cui il mare irrompe nella vita di queste persone che spesso non sanno nuotare e le salva o le uccide. Lo sguardo resta fermo e sicuro, la mano resta ferma anche sulle lame e la loro dignità e desiderio di vivere non si spegne nemmeno in fondo al mare.

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