Comune di Cabras Oristano – Luoghi da (ri) scoprire – Contest Estate PhotoMilano 2019
Benvenuti all’isola di MALU ENTU in lingua sarda o di Mal di Ventre, come indicato sulle carte nautiche per un errore di traduzione, così ci ha detto il nostro “Caronte” che ci ha traghettati dalla spiaggia di Putzu Idu sino all’isola, fornendoci qualche notizia perché potessimo meglio ammirare e apprezzare il gioiello su cui stavamo per sbarcare.
L’isola fa parte dell’Area Marina protetta “Penisola del Sinis” ed è stata istituita nel 1982, occupa una superficie di circa 25 mila ettari, suddivisi in tre zone che prevedono tre differenti utilizzi.
Nell’area “A” la parte settentrionale dell’isola e lo scoglio del Catalano è consentito l’accesso solo ai mezzi autorizzati del personale che effettua ricerca e sorveglianza. Nell’area “B” è consentita la balneazione. Nell’area “C” a tutela parziale, sono consentite attività che devono essere concordate con l’Ente gestore, si tratta di pesca, immersioni o fuochi d’artificio in occasioni particolari.

Sull’isola, è possibile avvistare tartarughe, conigli selvatici, dei topi bianchi, gabbiani reali e gabbiani sardi e cormorani.
Non di rado qualche razza si avvicina a riva e facendo snorkeling è possibile ammirare le stelle marine e molti pesci che nuotano indisturbati.
L’isola dista dal punto di imbarco circa 9 chilometri (4,7 miglia nautiche) e da giugno e settembre in venti minuti è possibile raggiungerla grazie ai gommoni delle società autorizzate al trasporto delle persone.
Nei suoi fondali tra gli scogli chiamati le “Formiche del Maestrale” giace a soli 10 metri di profondità il relitto di Joyce, un mercantile partito da Cagliari che a causa del maltempo andò a sbattere e affondò con tutto l’equipaggio e il suo carico di sanitari per bagno.
Diventa così possibile godere di questa perla sarda. Io ci vado ogni volta che posso, Mauro, Jessica e Andrea sono gli ideatori e gli organizzatori di una di queste società che effettua il trasporto passeggeri, amano la loro isola, la conoscono in ogni sua “ruga”, in ogni sua pietra scavata dal vento e dal mare.
L’isola salì agli onori delle cronache quando Salvatore Meloni detto Doddore, personaggio controverso, indipendentista condannato per cospirazione politica, rifacendosi ai principi di autodeterminazione dei popoli sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite chiese il riconoscimento della “Repubblica Indipendente di MaluEntu”. Finì male, perché arrestato prima per complotto e poi negli anni a seguire per frode fiscale morì in carcere a soli 68 anni a causa dei numerosi scioperi della fame che ne avevano minato il fisico.
Oggi l’isola sopporta paziente le visite programmate di turisti desiderosi di godere per qualche ora di un pezzetto di “Caraibi”, molti si accontentano di piantare l’ombrellone e stendersi al sole, di godere della vista e del bagno in acque cristalline. Pochi quelli che la percorrono, ci vogliono un paio d’ore sotto al sole, seguendo i sentieri che passano in mezzo a distese di aglio selvatico, bassi cespugli, palme nane. E’ possibile riempirsi gli occhi di stupore e le narici di profumi intensi che la fotografia non riesce a rapire. Purtroppoil mare è galantuomo e ricambia i “torti subiti” lasciando sulle coste dell’isola i rifiuti che arrivano grazie al vento e alle maree da chissà quale costa.
Così ad uno sguardo attento la bellezza e l’incuria stridono e sono una denuncia che attende che l’uomo chieda scusa e ridoni la bellezza che merita all’isola granitica, dove tutto attende la fine dell’estate per tornare al silenzio, rotto solo dal rumore del mare, del vento e degli uccelli che la fanno da padroni. – Nerella Buggio –
CONTEST PHOTOMILANO ESTATE 2019
Periodo di iscrizione e pubblicazione: da domenica 21 luglio a domenica 22 settembre. Periodo di votazione: da sabato 3 agosto a giovedì 26 settembre. Votazioni online a determinare finalisti tramite il gruppo Facebook (vedi LINK). Votazioni finali in diMercoledì dal vivo: 2 OTTOBRE 2019.

Il numero, per le votazioni per la definizione dei finalisti del contest, di questo articolo è 25 – La categoria è Luoghi da (ri)scoprire
Per informazioni, inviare mail a Francesco Tadini: francescotadini61@gmail.com o a Federicapaola Capecchi: federicapaola@gmail.com
PhotoMilano club fotografico milanese
Francesco Tadini ha costituito – vedi la sua pagina su questo sito all’indirizzo https://photomilano.org/francesco-tadini/ – nel giugno 2017, il gruppo Facebook Photo Milano, passione (e non solo) per la fotografia che raggiunge e unisce, attualmente, l’attività di più di 3200 iscritti. Il club fotografico ha sede presso un’altro progetto di Francesco Tadini: la Casa Museo Spazio Tadini in via Niccolò Jommelli 24 a Milano che – insieme all’altra fondatrice della casa museo, Melina Scalise e alla curatrice e agente fotografica (oltre che coreografa di fama) Federicapaola Capecchi – supporta l’attività del club con l’organizzazione di mostre fotografiche, workshop e serate di presentazione. Alle esposizioni collettive e personali – da giugno 2017 a oggi – hanno partecipato centinaia di fotografi milanesi e non. Il progetto di PhotoMilano è nato con l’intento di unire e rafforzare le relazioni tra fotografi professionisti – di vari settori – e le migliaia di appassionati che nella fotografia trovano non solo uno svago, ma un’occasione vitale di crescita.
Categorie:contest fotografici