Baggio è un quartiere di Milano, posto nella sua periferia occidentale, lambito nei suoi confini orientali dal Parco delle Cave, uno dei più grandi polmoni verdi della città.
Nel corso della sua storia Baggio è stata un’entità indipendente da Milano, con un’economia essenzialmente agricola. Con l’introduzione in Italia del gelso, nella seconda metà del XV secolo, i Baggesi si specializzarono nell’allevamento dei bachi da seta; il territorio fu per un lungo periodo, legato ad attività agricole e tessili e le cascine ivi presenti ne diventarono il simbolo della rinascita economica.
Successivamente, con il progresso industriale, nel borgo sorsero concerie e filande.
L’espansione demografica del quartiere la si deve però principalmente al sovraffollamento della limitrofa Milano e ai suoi affitti gravosi, a causa dei quali molti lavoratori si trasferirono progressivamente a Baggio dove i terreni per costruire, e le case, costavano poco.
Con un decreto reale firmato da Vittorio Emanuele III e siglato da Mussolini il 2 settembre 1923, Baggio fu annessa a Milano.
La storia moderna ce lo impone ricco di contraddizioni.
Da un lato il sopravvento del degrado causato dall’insediamento, con relative attività illegali, di immigrati provenienti dal Sud Italia; dall’altro l’associazionismo (di tipo sociale, politico e religioso) che ne ha sempre contrastato la crescita.
Oggi Baggio è un quartiere denso di umanità, abbondante di storia antica e moderna, i cui contrasti sono incisi nella pietra e nel cemento, nella memoria e nel cuore dei suoi abitanti.
Daniela Loconte
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