Enrico Bertacchini: – Quali sono gli artisti italiani della sua generazione che stima ed apprezza maggiormente?
Mimmo Rotella: – Un nome su tutti: Lucio Fontana. Mi sento accomunato a lui – oltre che dall’amicizia e dall’affetto che ci univa – dalla convinzione di avere entrambi, come intuì Villa, inventato uno spazio nuovo.
(fonte: Intervista a Mimmo Rotella,www.stilearte.it)
Cercavo manifesti piegati dal sole esposti alla pioggia e agli scherzi della colla.
Mi sono avvicinata. Ho strizzato gli occhi.
Ho chiuso i colori in una cornice immaginaria.
E lì, a un dito dal muro, le ho viste. Piccole tele di Fontana. Eppure ero partita per uno studio su Rotella. Mi sono immaginata allora una conversazione tra i due amici, davanti a un fiasco di quello buono. Fumo, confessioni, pensieri, sogni a un tavolino lungo il Naviglio. Mi sono fatta un film.
Poi, dopo un po’, mi sono accorta che avevo bisogno di scattare. E mi sono divertita –sì sì, divertita- a dipingere a modo mio quella immaginaria metamorfosi.
Elisabetta Gatti Biggì
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