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Milano #nohate: manifestazione contro l’odio in rete – di Gianfranco Bellini

Gianfranco Bellini

Gianfranco Bellini, Sentinelli Milano #no hate

#nohate: manifestazione contro l’odio in rete – di Gianfranco Bellini.  Gli haters, gli odiatori, sono una sottospecie dei bulli da strada, con la differenza che questi almeno ci mettono la faccia. I “leoni da tastiera” si nascondono dietro falsi profili, ma il loro odio verso chi è diverso non è virtuale. Arriva al cuore delle persone, genera paura, ne cambia la vita, le abitudini. Si scopre che qualcuno senza volto ti osserva, ti spia. Ne senti la presenza senza poter fare nulla.

#STOPHATE

Insulti e minacce che si auto-alimentano coinvolgendo altri haters generano un effetto valanga in grado di stroncare chiunque si rinchiuda in una propria spirale di paura e solitudine, ma una di queste vittime ha detto: «Sapete che c’è? Che tutto quello che sta succedendo in rete lo portiamo in piazza, lo denunciamo ad un microfono e chiediamo risposte alla politica».

Parliamo di Luca Paladini, leader de I Sentinelli di Milano che ha cominciato a condividere con tutti quanti seguono questo gruppo le minacce ricevute. Oltre alla solidarietà personale è iniziata una campagna contro il bullismo anche virtuale che ha avuto il suo apice sabato 19 maggio in piazza Scala con la manifestazione STOP HATE!

Tante testimonianze, tanti personaggi che hanno messo la propria faccia per sconfiggere la cultura dell’odio.

Io c’ero e ho fotografato quel che ho visto per raccontare e condividere facce e nomi di chi crede che o

diare sia inutile e faticoso, di chi si schiera senza minacciare e senza odiare per far sentire a chi è vittima che non è solo.

In piazza tanti sconosciuti, sul palco: I Sentinelli, Gianmarco Bachi, Angelo di Genio, Cathy La Torre, Cecilia Strada, Daniela Pistillo, Filippo Del Corno, Francesca Pardi, Gian Marco Negri, Laura Boldrini, Lella Costa, Luca Paladini, Malika Ayane, Marta Pizzigallo, Matteo Terzi, Silvia Carabelli, Silvia Fiengo, Sumaya Abdel Qader, le traduttrici LIS.

Gianfranco Bellini

 

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