Premio Fotografico

Daniele Pollice, Terzo Premio del Giovanni Raspini Milano Mood Portrait

Daniele Pollice è vincitore del Terzo Premio del concorso fotografico Giovanni Raspini Milano Mood Portrait per la sezione Street Style & Fashion con la fotografia pubblicata in questo articolo.

Motivazioni della giuria del premio fotografico

Queste le motivazioni date dai giurati Francesco Tadini (fondatore di PhotoMilano – Club fotografico milanese), Roberto Mutti (direttore artistico del Milano Photo Festival), Michele Smargiassi (giornalista e curatore del blog Fotocrazia), Alessia Glaviano (photo editor e caporedattore Vogue Italia), Leonello Bertolucci (Fotografo, photoeditor, giornalista, docente all’Istituto Italiano di Fotografia), Federicapaola Capecchi (curatrice indipendente e coreografa) e Melina Scalise (giornalista, psicologa e presidente Casa Museo Spazio Tadini) :

Francesco Tadini

Donna très chic, in carne e ossa, si specchia mentre mamma (con figlio) ci sorride benevola da gigantografia in quartiere cult, très chic (anche questo!) e modernissimo. Spazio urbano accoglie i mille stili mescolati dell’esistenza – essenza della moda presente e futura – riflettendo e ribaltando punti di vista. Chi guarda la fotografia di Daniele Pollice è guardato, colei che guarda il guardatore è stata guardata da un fotografo. Colei che è stata guardata da Pollice si guardava. Una volta si titolava: le mille luci della città (New York). L’illuminazione era la prima qualità desiderata di una metropoli. Oggi le luci prendono la carne dell’immagine (spesso in movimento) e lasciano gli umani a domandarsi se siano più veri i replicanti della lanterna magica o i comuni mortali, in una straniante giostra di vetrine, schermi, ologrammi. Fantasmagoria pura!

Roberto Mutti

Un bravo fotografo non sempre deve andare alla ricerca dei suoi soggetti, talvolta deve saper attendere, individuare una situazione o un luogo che gli sembrano interessanti ma non ancora compiuti e aspettare, come ha fatto Daniele Pollice, che una figura appaia improvvisamente, si rifletta su una parete, stabilisca con il manifesta un particolare rapporto di cui neppure si accorge e il gioco è fatto.

Michele Smargiassi

Nello stile più classico della street photography americana, il dialogo ben noto ma sempre rinnovato fra un corpo vivente e i suoi simulacri, riflessi e riprodotti. La luce artificializzata dello spazio urbano conferma lo straniamento.

Alessia Glaviano

Daniele Pollice compone l’immagine in maniera complessa, creando diversi piani di lettura dalla cui intersezione nascono infinite possibilità d’interpretazione.

Leonello Bertolucci

I cortocircuiti degli stili urbani in una visione da grande “street photography” della migliore tradizione.

Federicapaola Capeccchi

Daniele Pollice –Fotografia di strada nella quale sì è saputa avere pazienza e attenta osservazione. Le buone foto sono anche sempre un premio alla capacità di essere concentrati e ricettivi. Una figura umana in carne e ossa, un riflesso, un manifesto, architetture che si intersecano, riflettono e moltiplicano, creando dinamiche articolate complesse e più piani di visione e di lettura. “Una differenza molto importante tra il colore e la fotografia monocromatica è questa: in bianco e nero suggerisci; a colore affermi”. Paul Outerbridge – E qui luce e colore affermano una percezione diversa dall’abituale, come una sorta di alterazione di ciò che è visto e di ciò che è narrato.

Melina Scalise

Un doppio sguardo: da una parte il modello, dall’altra la vita reale, da una parte il volto di una donna scoperto e sorridente, dall’altra è coperto e oscuro. Una sintesi tra due visioni della donna metropolitana, divisa tra moda, cultura e tradizione.

Daniele Pollice – fotografia vincitrice del terzo premio per la sezione Street Style & Fashion del concorso fotografico Giovanni Raspini Milano Mood Portrait

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.