fotografia

Rotelliano per caso di Alberto Scibona

Queste variazioni sul tema “Mimmo Rotella” rappresentano un genere fotografico piuttosto lontano da quello mio abituale, ma una sfida è una sfida e, come tale, va raccolta. E poi c’è sempre da imparare.

Ho pensato di percorrere due strade simultaneamente. Una è stata quella di rappresentare oggetti che hanno perso la loro funzione originaria, perché rottamati dalla società, e ridare loro un nuovo significato e una nuova destinazione d’uso all’interno delle mie immagini, un po’ come fanno gli antiquari che danno nuova vita a vecchie cose, scartate da qualche nostro avo e ce le ripropongono, magari con una funzione diversa da quella per cui erano state create.
La seconda strada, parallela alla prima, è stata quella di porre in stretta relazione tra loro oggetti/soggetti (compresi muri e pezzi della città) che non erano nati per stare insieme, ma che sono stati accomunati dalla casualità del momento o dalla bizzarrìa del mio obiettivo.
Non ho, volutamente, ripreso manifesti strappati e décollages cercando, comunque, di esprimere gli stessi concetti rotelliani con altri mezzi e altri materiali. Non so se ci sono riuscito. Ma so, di sicuro, che mi sono divertito. E ho anche imparato qualcosa.

Alberto Scibona

Ottobre 2017

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